Artist: Andrea di Bartolo Cini (fl. 1389-1428)
Title: Allegorie de la Justice in 'Chansonne des sept Vertus et des sept Arts liberaux destinee a Bruzio Visconti' (La Canzone delle Virtu e delle Scienze) de Bartolomeo di Bartoli. (ms. 599, fol. 4) c.1349
Location: Musee Conde' - Chantilly
Various Bruzio pictures with colors at
http://www.scalarchives.com
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I found a short biography of Bruzio ... at treccani.it
Viscónti, Bruzio (o Brizio). - Uomo politico (m. 1356), figlio naturale di Luchino che lo fece (1336) podestà di Lodi. Rifugiatosi a Bologna presso Giovanni Visconti da Oleggio, cospirò contro di lui e ne fu bandito. Amante della poesia e buon poeta egli stesso, nel 1344 scrisse (sotto altro nome) un violento carme contro il Petrarca, che rispose con due delle sue Epystole metrice (libro II, 11 e 18). Morì povero, in esilio nel Veneto.
Automatic translation:
Viscónti, Bruzio (or Brizio). - Politician (d. 1356), natural son of Luchino who made him (1336) mayor of Lodi. Taking refuge in Bologna with Giovanni Visconti da Oleggio, he conspired against him and was banished. A lover of poetry and a good poet himself, in 1344 he wrote (under another name) a violent poem against Petrarch, who replied with two of his Epystole metrice (books II, 11 and 18). He died poor, in exile in the Veneto.
Bruzio also participated in a rebellion against Giovanni Visconti di Oleggio as Enrico or Arrigo degli Antelminelli, the grandfather of the Prince Fibbia from the Bolognese Tarocchino picture.
Also at treccani.it:
VISCONTI da Oleggio. - È un ramo dei Visconti di Milano, stabilitosi a Oleggio (km. 17,5 da Novara) nel sec. XII come quelli di Massimo e Invorio; perciò, come questi, appartatosi da Milano non ebbe parte nell'ascesa del ramo rimasto in città, benché non andasse perduta la coscienza dell'origine comune e milanese; nel 1277, nell'elenco delle famiglie nobili compilato dall'arcivescovo Ottone, sono ricordate due famiglie, di Oleggio e di Oleggio Castello. A quest'ultima appartenne l'unico personaggio noto della famiglia, Giovanni Visconti di Oleggio signore di Bologna e poi di Fermo. Una tradizione fissata da M. Villani, lo disse figlio naturale dell'arcivescovo Giovanni Visconti che lo proteggeva. Nacque invece da Filippo di Giovanni, verso il 1304, e seguì fin verso il 1336 la carriera ecclesiastica a Novara, quando il vescovo Giovanni Visconti, meglio conosciutolo, lo destinò alle armi: nel 1341 conducendo per Luchino Visconti truppe ai Pisani cadde prigioniero dei Fiorentini, venendo liberato poi dal duca d'Atene. Nel 1351 Giovanni lo mandò capitano del popolo e suo luogotenente a Bologna e come tale comandò le spedizioni viscontee in Toscana nel 1351 e 1352, la prima delle quali non riuscì a prendere Scarperia. Morto l'arcivescovo, Giovanni, sapendosi malvisto dai nipoti e successori, il 18 aprile 1335, sfruttando il malcontento dei Bolognesi, si fece riconoscere signore; ma poté a fatica difendersi contro l'ostinato sforzo di Bernabò Visconti per riprendere Bologna. Avversato prima dalla Chiesa, poi protetto dall'Albornoz, il 17 novembre 1360 cedeva Bologna al papa, ottenendo la signoria di Fermo e il rettorato della Marca. Morì a Fermo nel 1366.
Automatic translation :
VISCONTI from Oleggio. - It is a branch of the Visconti of Milan, who settled in Oleggio (17.5 km from Novara) in the century. XII like those of Massimo and Invorio; therefore, like these, he left Milan and had no part in the rise of the branch that remained in the city, although the awareness of the common and Milanese origin was not lost; in 1277, in the list of noble families compiled by archbishop Ottone, two families are mentioned, from Oleggio and Oleggio Castello. The latter was the only known character of the family, Giovanni Visconti di Oleggio, lord of Bologna and then of Fermo. A tradition established by M. Villani, said he was the natural son of Archbishop Giovanni Visconti who protected him. Instead, he was born of Filippo di Giovanni, around 1304, and followed his ecclesiastical career in Novara until around 1336, when the better known bishop Giovanni Visconti assigned him to arms: in 1341, leading troops to the Pisans for Luchino Visconti, he fell a prisoner of the Florentines , later being freed by the Duke of Athens. In 1351 Giovanni sent him captain of the people and his lieutenant to Bologna and as such he commanded the Visconti expeditions to Tuscany in 1351 and 1352, the first of which was unable to take Scarperia. When the archbishop died, Giovanni, knowing that he was frowned upon by his nephews and successors, on 18 April 1335, exploiting the discontent of the Bolognese, he made himself known as lord; but he could hardly defend himself against the obstinate effort of Bernabò Visconti to retake Bologna. First opposed by the Church, then protected by Albornoz, on 17 November 1360 he ceded Bologna to the pope, obtaining the lordship of Fermo and the rectorate of the Marca. He died in Fermo in 1366.