Yes the dating of Brunelleschi's visits to Milan cannot be fixed with certainty. Manetti's begruding mention of one thing at least confirms that it was current knowledge. He either heard it from Brunelleschi himself, or from his associates, like Toscanelli (or many others), who would have known. Manetti was no fan of "this or that prince" (Saalman p. 94) and merely alludes to such visits without details ("he was absent for a time" while Francesco della Luna made the mistakes on the
Ospedale design. This appears to have happened after 1436, see below).
Here are some of my notes:
Trips to Milan
No primary documentation of Brunelleschi's trips to Milan or his activity there survives. Nevertheless, all commentators accept that they occurred. Battisti (232-233) suggests that Franchetti's inclusion of Brunelleschi in the Duomo's accounts in “1430 circa” (1821 p. 142) relied on a document in Turin destroyed by a fire in 1906. The indirect testimony comes from his biographers. The earliest is Antonio Manetti, circa 1490, in : “He made a part of the Duomo of Milan; that is, if there is anything good there.” (Acconciò parte della chiesa maggiore di Milano, cioè se nulla v'è di buono).
The next mention is in the
Il libro di Antonio Billi, early 16th century,
Fecie anchora il modello della casa, et facciata della loggia delli Innocienti, la quale fecie senza armadura: el qual modo fu anchora observato per molti, excepto de uno reggimento (sic, invece di: «ricignimento») fatto per ordine di Franc.o della Luna, che è falso, et fuori architettura; perchè Filippo in detto tempo si trovava a Milano a’ servitii di Filippomaria, duca, per il modello della forteza … Fecie il modello della forteza di Vico Pisano et quella del porto di Pesero, et a Milano assai cose; This episode is undated, but the
Ospedale itself dates Francesco's direction of the project from 1436 onward, which would thus place Brunelleschi's second trip to Milan in the late 1430s.
The
Codice dell'Anonimo Gaddiano (Magliabechiano), c. 1540, folio 62v: “
Fece anchora (il Brunelleschi) il modello delle fortezze di Vicopisano, e il modello della fortezza del Porto di Pesaro, e il modello di una fortezza a Milano, a Filippo Maria Duca.” Cited by Beltrami,
Il Castello di Milano [Castrum . Portae . Jovis] sotto il dominio dei Visconti e degli Sforza, MCCCLXVIII MDXXXV (Milano, Hoepli, 1894), p. 35 note 1. Giovanni Battista Gelli,
Vite d'artisti fiorentini (1896 35), and then Vasari.
Giorgio Vasari paraphrases Magliabechiano: “
Filippo Brunelleschi fu condotto a Milano per fare al Duca Filippo Maria il modello d'una fortezza, [...] a Francesco della Luna, amicissimo suo, lasciò la cura di questa fabbrica degl'Innocenti; il quale Francesco fece il ricignimento d'uno architrave, che corre a basso di sopra, il quale secondo l'architettura è falso: onde tornato Filippo, e sgridatolo perché tal cosa avesse fatto, rispose averlo cavato dal tempio di San Giovanni, che è antico. Disse Filippo: "Un error solo è in quello edifìzio, e tu l'hai messo in opera"”
"Filippo Brunelleschi was conducted to Milan to make for Duke Filippo Maria the model of a fortress, [...] to Francesco della Luna, a very good friend of his, he left the care of this fabbrica degl'Innocenti; which Francesco made the recignimento of an architrave, which runs from the bottom to the top, which according to the principles of architecture is a mistake: whereupon when Filippo returned, and scolding him why such a thing he had done, he answered that he had taken it out of the temple of San Giovanni, which is ancient. Said Filippo, "One sole error is in that building, and you have managed to repeat it.""
Brunelleschi (1377-1446) in Milan “poco dopo il 1421, condotttovi dal Duca Filippo Maria per fare il modello d'una fortezza, e vi ritornava ancora prima del 1438, per disegnarvi molte cose per il duca, e per il duomo di detta città a' maestri di quello (intendasi dare il disegno) – Vasari,
Vita di F. Brunelleschi – V. III, p. 225 e 226, Ed. Le Monnier. 1848” (Lauro Pozzi, "Leonardo da Vinci e il disegno del Duomo di Pavia,"
Bollettino della Società pavese di storia patria, a. III. Fasc. III-IV, 1903, p. 405).
Vasari (1511-1574):
“It is said that Filippo was summoned to Milan in order to make the model of a fortress for Duke Filippo Maria, and that he left this building of the Innocenti in charge of Francesco della Luna, who was very much his friend.
(...)
“Returning to Milan, he made many designs for the Duke, and some for the masters of the Duomo of that city. “
(Adrienne DeAngelis, “Vasari's Lives of the Artists: Filippo Brunelleschi, Part III: Other Buildings by Brunelleschi”
https://web.archive.org/web/20181003175 ... Brun3.html )
Wikipedia for the
Spedale degli Innocenti (same place as the records of the
Arte della Seta, sponsors of the
Ospedale, which contains many records of silk merchants purchasing playing cards for export) says that Francesco della Luna took over the direction of the construction in 1436.
https://it.wikipedia.org/wiki/Spedale_degli_Innocenti
(no reference on wikipedia, but unanimous in quick search; see bibliography in “Repertorio delle architetture civili di Firenze”
http://www.palazzospinelli.org/architet ... sp?ID=1398
“E' questo opera di Filippo Brunelleschi (seppure in parte snaturata rispetto al progetto iniziale), avviata nel 1419 a spese dell'Arte di Por Santa Maria. Sotto la direzione dell'architetto si costruirono entro il 1427 il portico, i due corpi di fabbrica a esso perpendicolari (a sinistra la chiesa e a destra il dormitorio dei fanciulli) e separati dal cortile d'ingresso (chiostro degli Uomini).
Dopo un periodo di interruzione i lavori ripresero nel 1436 sotto la direzione di Francesco della Luna, che inizialmente operò nella zona oltre il dormitorio dei fanciulli.
Nel 1439 lo stesso Francesco della Luna, dopo aver già aggiunto al portico di facciata una campata cieca sulla destra,
soprelevò con un piano finestrato il portico per ottenere una vasta sala coperta sempre da destinarsi al soggiorno dei fanciulli: così facendo reinterpretò il progetto di Brunelleschi che prevedeva il loggiato coperto da una semplice tettoia a spiovente, ai lati della quale si disponevano i due volumi equivalenti della chiesa e del dormitorio, che superavano in facciata l'altezza del portico e ne sporgevano con tutto il colmo triangolare del tetto.” - this page has an extensive bibliography of which I have only been able to see few items).
February 1437, Francesco della Luna come “primo degli Operai” dell'Ospedale degli Innocenti alloga a Lorenzo di Matteo Marocho l'esecuzione di “xviii cholone tonde cho base echapitellj dj lunghezza in tutto braccia 5 ½ ...”
Richordo a questo dì xviiii di febraio [1437] Francesco della Luna primo degli operai dello Spedale allochò a Lorenzo di Marocho ischalpellatore a fare xviii cholone tonde cho base e chapitelli […] e più debe dare 4 cholonne che vanno in su chanti con base e chapitello (AOIF, Libro di muraglie D, 24/05/1436 – 30/04/1439, inv. 3643, c. 103r)
Apparently ran out of money in 1427; Francesco della Luna named successor of Brunelleschi, but work cannot begin again until 1436.
Brunelleschi's name appears in the records of the
Ospedale from 1421 to 1427 (last time). Isabelle Hyman,
Brunelleschi in Perspective (compilation), 1974, p. 160.
Manetti's “La novella del Grasso legnaiuolo” mentions that Lo Scheggia (1406-1486) also told the Brunelleschi joke on Grasso story.
Also Felice Fossati
Vita p. 196 note lines 44-46: “... Brunelleschi (chiamato a Milano due volte, pare circa il 1422 o '23 e fra il 1431 e il '36, p. 435)” - cites Mongeri, “Il castello di Milano,”
ASL 11 (1884), p. 435.
Mongeri cites Sansoni's edition of 1878, with the following note for the second visit (p. 368 note 3): “Della sua andata a Milano non conosciamo nessuna memoria. Ci è noto invece che nell'aprile del 1431 egli ebbe licenza di andare e stare 45 giorni a Ferrara e a Mantova, in servizio di que'principi, rinnovatagli, rispetto a Mantova, per venti giorni nell'aprile del 1436.” (April 1431 trip not noted in Battisti, “Appunti per una biografia,” p. 334, but 20 days in Ferrara and Mantova noted on p. 335; no primary sources given in Mongeri or Battisti to these notices)
See also Stefania Buganza, “Note su Filippo Maria Visconti” in Cengarle, Covini, eds.,
Il ducato di Filippo Maria Visconti, 1412-1447, economia, politica, cultura, Firenze, 2015, p. 250 and note 10, for the most recent bibliography.
Buganza's footnote:
La notizia di una fortezza milanese progettata da Brunelleschi compare per la prima volta nel
Libro di Antonio Billi, datablile al primo Cinquecento (pp. 33-35, 136-137) e viene ripresa in seguito dall'Anonimo Magliabechiano, dal Gelli e dal Vasari (Vasari,
Le Vite, III, p. 181), per restare ai testi più antichi. In tutte le fonti si fa esplicito riferimento ad un viaggio dell'architetto. Del disegno della fortezza tace invece la biografia più antica del fiorentino, quella di Antonio Manetti (
Vita di Filippo Brunelleschi), di secondo Quattrocento, mentre un altro testo dello stesso Manetti (conservato nel ms. 1501.G.2 della Biblioteca Nazionale di Firenze: Murray, “Art Historians,” p. 335) riporta la notizia di Filippo nella cattedrale di Milano: “Acconciò parte della chiesa maggiore di Milano, cioè se nulla v'è di buono”. Franchetti,
Storia e descrizione del Duomo, p. 142, ricorda alla data “1430 circa” Filippo Brunelleschi tra gli ingegneri stipendiati o consultati dalla Fabbrica, ma il nome dell'architetto non compare negli
Annali della Fabbrica del Duomo. Un primo tentativo di mettere a fuoco la presenza di Brunelleschi a Milano si trova nella monografia di Battisti,
Filippo Brunelleschi, pp. 232-233, 338, 377.
Battisti's discussion on pp. 232-233 suggests that Brunelleschi's work on the Duomo occurred during a peace between Florence and Milan in the years 1428 to 1431.
Battisti's note on page 377 mentions Gaetano Franchetti's
Storia e descrizione del Duomo di Milano, Milano, 1908. He mentions Filippo Brunelleschi under the year 1430 on page 142 among the “architetti ed ingegneri stipendiati o consultati dalla veneranda Fabbrica del Duomo di Milano.” In fact Franchetti's book was published in 1821, and the book Battisti is referring to from 1908 is Ettore Verga's
L'archivio della Fabbrica del Duomo di Milano, page 21, which according to Battisti suggests that Franchetti's inclusion of Brunelleschi must have relied on records later destroyed in a fire in 1906 at the "Fiera Internazionale di Torino" (year is mentioned on page 232, name of event on page 377). I wonder if Battisti has not confused it with the January 25-26 1904 fire at the Biblioteca Nazionale Universitaria, the same fire that damaged the 15th century cards. However, this date would not explain why Brunelleschi is missing from the edition of the archives of the Fabbrica del Duomo published in the late 19th century.
(Note that Battisti cites Franchetti with the initial “G.” in the text, but in the index of names the initial is “A.” Verga is not mentioned at all. Such mistakes are to be expected in a book of this scope and detail.)
Also in the Codice dell'Anonimo Gaddiano (Magliabechiano), c. 1540, folio 62v: “Fece anchora (il Brunelleschi) il modello delle fortezze di Vicopisano, e il modello della fortezza del Porto di Pesaro, e il modello di una fortezza a Milano, a Filippo Maria Duca.” Cited by Beltrami,
Il Castello di Milano [Castrum . Portae . Jovis] sotto il dominio dei Visconti e degli Sforza, MCCCLXVIII MDXXXV (Milano, Hoepli, 1894), p. 35 note 1.
Libro di Antonio Billi – Cornelio de Fabriczy, ed.,
Il Libro di Antonio Billi, ASI VII (1891), pages 16 and 53
https://www.academia.edu/21680022/Il_Li ... iczy_1891_
Carl Frey, ed., Il Libro di Antonio Billi, Berlin 1892 pp. 34-35
https://www.google.fr/books/edition/Il_ ... frontcover
Peter MURRAY “Art Historians and Art Critics – IV: XIV Uomini singholari in Firenze dal MCCCC innanzi,”
The Burlington Magazine, 99, 1957, pp. 330-336.
The text
XIV Uomini singholari in Firenze was edited already in 1887 by Gaetano Milanesi, Operette istoriche edite ed inedite di Antonio Manetti, pp. 159-168; see page 163 for Manetti's remark, and Milanesi's note: “Fra coloro che ebbero più o meno parte nella edificazione del Duomo di Milano, non si trova ricordato il nome di Filippo Brunelleschi. Il che farebbe credere che in questo particolare il Manetti abbia preso equivoco.”
Patrick Boucheron,
Le pouvoir de bâtir, (1998), p. 203, cites A. Vincenti for the idea that Brunelleschi was responsible for the "garland" (guirlanda) which Filippo Maria built around the castle on the north-west side, the part outside of the city walls. This survived the destruction of 1447 and Sforza's reconstruction, and was only demolished in 1892.
"A la mort de Gian Galeazzo Visconti, les troubles politiques et la fragilité de ses appuis sociaux amènent le jeune duc Filippo Maria à poursuivre et intensifier les travaux de fortification du Castello. Vasari nous apprend que dans les années 1420, Brunelleschi est appelé par le duc pour dessiner “il modello di una fortezza a Milano.” La renommée du Florentin dans le domaine de l'architecture militaire est alors à son apogée, ce qui fait dire à Filippo Baldinucci “Chi a con sè Brunelleschi non a bisogno di mura.” Sans doute lui demande-t-on le dessin de la guirlanda qui forme une défense avancée du château vers le plat pays (20). Mais la présence de Brunelleschi n'est pas formellement attestée par les documents milanais, ce qui indique sans doute qu'il n'eût pas de responsabilité directe sur le chantier.
"(20) Voir, pour cette hypothèse, A. Vincenti,
Castelli Viscontei e Sforzeschi, p. 76, n. 49. Cette défense avancée résista aux destructions de la République Ambrosienne, comme le laisse à penser une notation de Bernardino Corio: “Questo celeberrimo et potentissimo Castello dopo la morte di Filippo Principe terzo di Milano, per l'inclita libertà di questa Città fu roinato infino a fondamenti, sopra de i quali, ecceto le girlande e revellini, fu poi reedificato...” (Storia di Milano). C'est nous qui soulingnons."